Cos’è la psicoterapia psicoanalitica?
Scopo dell'analista è che il paziente arrivi ad accettare gli aspetti di sé legati a desideri infantili che hanno causato un conflitto doloroso e che sono diventati minacciosi nel corso dello sviluppo.
Scopo dell'analista è che il paziente arrivi ad accettare gli aspetti di sé legati a desideri infantili che hanno causato un conflitto doloroso e che sono diventati minacciosi nel corso dello sviluppo.
La psicoterapia individuale è quel processo mediante il quale il paziente riproduce nella seduta analitica i temi che hanno caratterizzato le sue relazioni con le figure più significative del suo passato, figure che ora sono dentro di lui e con le quali mantiene una costante interazione ed un inalterato dialogo interno.
La terapia psicoanalitica lavora continuamente su questo “falso nesso” per mostrare come certi atteggiamenti, comportamenti e sentimenti che vengono provati nel rapporto con il terapeuta non sono altro che la ripetizione, in forma mascherata e distorta, delle stesse modalità di relazione che venivano attivate con le stesse figure del suo passato e che replicano, nella situazione presente, i medesimi conflitti che erano stati messi in atto allora, avviando le stesse risposte affettive e mobilitando gli stessi meccanismi di difesa.
La psicoterapia psicoanalitica rappresenta quel processo per cui, mediante quella che viene definita la “relazione di transfert”, il paziente, il paziente riproduce nella situazione terapeutica i temi che hanno caratterizzato le sue relazioni con le figure più significative del suo passato, quelle figure che ora sono dentro di lui e con le quali mantiene una costante interazione ed un inalterato dialogo interno.
Si tratta di lavorare di continuo su questo “falso nesso” per mostrare come atteggiamenti, comportamenti e sentimenti che vengono provati nel rapporto con il terapeuta non sono altro che la riedizione, in forma mascherata e distorta, di quelle stesse modalità di relazione che venivano attivate con le stesse figure del suo passato e che replicano, nella situazione presente, i medesimi conflitti che erano stati messi in atto allora, attivando le stesse risposte affettive e mobilitando, in modo ripetitivo, le stesse difese.
Nei primi incontri il paziente e lo psicoterapeuta valutano qual è il problema da trattare e ne ricostruiscono l’insorgenza, valutando se esiste una disponibilità psicologica a lavorare in maniera introspettiva.