Personalità Masochistica
È bene sottolineare che il termine “masochistico” si riferisce alla persona che tollera il dolore e la sofferenza nella speranza, conscia o inconscia, di un qualche vantaggio superiore. Le personalità masochistiche trovano piacere nel dolore. Questo dolore può essere psicologico (umiliazione) oppure fisico.
Il mondo affettivo della persona con organizzazione masochistica è molto simile a quello del depresso, in cui predomina una tristezza diffusa e profondi sentimenti inconsci di colpa, ma oltre a ciò i masochisti provano intensi sentimenti di rabbia, risentimento e indignazione, considerandosi vittime o persone sfortunate, senza nessuna colpa da parte loro.
La differenza sostanziale che distingue a una personalità depressa da una con personalità masochistica è dove viene collocata la colpa: il primo sente che la colpa si trova dentro di Sé, mentre che nel secondo caso la colpa risiede all’esterno.
FAQ
Il motore di tutte le azioni di un soggetto con personalità auto-frustrante o masochistica è il senso di colpa. L’origine di questa patologia risale ai primi anni della persona cresciuta all’interno di un nucleo familiare in cui l’affetto convive con tanta pressione e un’eccessiva colpevolizzazione. Ogni tentativo di affermazione della personalità viene accompagnato da una punizione, alimentando il senso di frustrazione.
Il controllo eccessivo imposto al bambino durante la sua crescita e il continuo blocco da parte dei genitori della propria libertà, lo costringono a reprimere i sentimenti di rabbia e gli impulsi aggressivi, creando una personalità servile e sottomessa per paura dell’abbandono. La persona con comportamento ecc. in realtà vuole soddisfare un bisogno di attaccamento, ma sentendosene in colpa ottiene unicamente di poterlo avere pagandone un prezzo altissimo asservendosi a chi non potrà appagarlo.
La persona con comportamento auto distruttivo non è del tutto consapevole, in realtà è alla ricerca dei risultati positivi con le sue azioni, ma ottiene risultati negativi per la propria incapacità di regolare i propri comportamenti nella distinzione di quello che buono per sé.
Per poter stabilire una diagnosi di una personalità autodistruttiva devono essere evidenziati clinicamente più di un atteggiamento autolesivo e devono persistere nel tempo. Tipicamente queste persone tendono a creare vincoli dannosi con persone e situazioni che portano alla delusione, al fallimento oppure che hanno una componente di violenza.
Queste persone si collocano in una posizione costante di vittima e solo mediante la sofferenza possono far tacere il senso di colpa. Non sono in grado di portare a termine dei progetti che lo possano farle sentirsi realizzate e felici, ne di stabilire vincoli arrochenti per la loro vita.