COSA E’ LA DEPRESSIONE?

La guida completa per comprendere la depressione

Nel corso della mia esperienza mi è capitato spesso di ritrovarmi di fronte alla stesso domanda: Cos’è la depressione? In quest’articolo vorrei condividere questa risposta con te.

Per iniziare, si deve distinguere tra la risposta depressiva, intesa come segnale che descrive un affetto che è parte integrante della vita psichica, non meno degli altri affetti, e la depressione patologica definita “malattia depressiva” (legata secondo la psicoanalisi ad identificazioni patologiche e di cui ora non ci occuperemo).

Quali sono i sintomi della depressione

Gli aspetti distintivi della risposta depressiva sono:

  • abbattimento profondamente doloroso,
  • cessazione dell’interesse per il mondo esterno,
  • perdita della capacità di amare,
  • l’inibizione di ogni attività
  • abbassamento della considerazione di sé che si esprime con autorimproveri e autoavvilimento per culminare con un’aspettativa delirante di punizione.

Essa si produce in seguito all’esperienza di una perdita avvertita come irrecuperabile, che produce nell’individuo uno stato di disorganizzazione psichica in cui viene meno la capacità di fare l’esame di realtà, ma, diversamente dalla malattia depressiva, la depressione non è altro che l’aspetto soggettivo di questo stato di disorganizzazione, i cui processi comportamentali hanno una funzione adattiva necessaria per giungere ad una diversa organizzazione della persona atta a fronteggiare la perdita.

Possiamo intendere la depressione come il contrario di uno stato psicologico di benessere che si riscontra quando fra  l’idea che la persona ha di sé stessa (intesa come percezione soggettiva derivata dal modo in cui essa ha interiorizzato l’esperienza, sia di sé che del suo ambiente) e la sua forma ideale (in cui possono operare distorsioni dovute a false percezioni ed aspettative irrealistiche) esiste un grosso divario.

Caratteristiche della depressione

La depressione si caratterizza per la mancanza di autostima ed è accompagnata da sentimenti di inferiorità e di svalorizzazione della propria persona che si legano ad un affetto di dolore particolarmente diffuso.

Si osserva che nei bambini essa è una risposta di base che si sviluppa in seguito ad una persistente condizione di deprivazione affettiva, vale a dire quando il bambino è privato dei necessari apporti e rifornimenti affettivi, così necessari alla crescita della propria sicurezza e del bisogno di sentirsi amato.

Nel bambino il quadro è caratterizzato da infelicità, scarso interesse per ciò che lo circonda, svogliatezza, scontentezza e scarsa capacità di provare piacere per sue attività. Egli ha la tendenza a regredire verso comportamenti passivi e ha difficoltà a mantenere un contatto prolungato con le persone che si occupano di lui.

La risposta depressiva determina una situazione in cui il soggetto si sente impotente e rassegnato di fronte alla perdita di uno stato desiderato di benessere psicologico e non è in grado di ripristinarlo (si può trattare anche della perdita di una persona amata, quando tale figura era necessaria al soggetto per mantenere lo stato desiderato di benessere, ma non solamente), per cui il sentimento che definisce tale condizione è di capitolazione e di ritirata. Si viene così a determinare una dolorosa frattura fra la situazione esistente e lo stato collegato ai suoi sentimenti di benessere.

Il dolore di per sé non coincide con la risposta depressiva e quando la persona è in grado di dirigere la sua risposta nei confronti di quella che è la fonte da dove esso deriva, sarà in grado di far fronte allo stato di dolore ed elaborarlo in una maniera più adattiva. Quando invece manca tale risposta  egli sarà la persona infelice e lamentosa che caratterizza l’individuo depresso.

Quali sono le cause della depressione?

Vi è una certa confusione in letteratura dovuta alla mancanza di distinzione tra il dolore di origine psicologica e la depressione. Solo quando la persona non è in grado di difendersi con successo dallo stato di dolore e reagisce con un sentimento di disperazione e di impotenza, solo allora diventa depressa.

Un accomodamento riuscito si può osservare quando avviene l’accettazione della perdita e lo spostamento dell’interesse su altre figure significative, se la tensione è dovuta alla perdita (come nel lutto), oppure modificando le proprie aspettative, se la tensione deriva dall’insuccesso nel raggiungimento di una meta ambita (sviluppando previsioni più realistiche), altrimenti si possono osservare anche reazioni patogene, come certe forme di malattia psicosomatica in quegli individui particolarmente sensibili alla vergogna e all’umiliazione, dove l’dea di un danno fisico è più tollerabile rispetto alla percezione di un insuccesso dovuto alla propria incapacità.

In queste persone non è stata raggiunta una soluzione stabile rispetto allo stato centrale del dolore. La psicoanalisi rappresenta il metodo terapeutico che mira ad affrontare le cause che hanno portato alla distorsione del processo, affinché l’individuo possa sviluppare nuove strutture psichiche che riflettono soluzioni più adattive rispetto alle precedenti, in grado di diminuire il suo disagio e di renderlo più capace di affrontare le esperienze dolorose della vita.

Depressione a Udine: a chi rivolgersi

E’ fondamentale che al momento di cercare aiuto il paziente si affidi a uno psicoterapeuta che si è formato e che ha conoscenza delle dinamiche psicologiche che determinano il quadro depressivo.

La depressione è un disturbo serio che va trattato con tatto e comprensione, che non richiede la “pacca sulla spalla” o incoraggiamenti sui generis, ma affronta la natura della depressione e cerca di capire il punto evolutivo in cui essa è prevalsa su tutte le altre soluzioni che fanno capo all’individuo, quando cioè la persona non è in grado di trovare altre risposte ad uno stato di perdita e si afferma uno stato di “resa” al dolore e di impotenza a ristabilire una condizione desiderata di benessere.

Anche presso il Consultorio Familiare Udinese operano delle persone esperte e sensibili a questi problemi, che possono occuparsene anche rispetto ai riflessi che lo stato depressivo può determinare sia all’interno della coppia che nella famiglia più allargata, determinando frequentemente incomprensioni e risposte non congrue.

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